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Lucky e Alice, storie di cani che scaldano il cuore freccemartedì 24 settembre 2013  



Le storie che hanno avuto per protagonisti Lucky, un cane meticcio di due anni, ed Alice, un yorkshire terrier di cinque, sarebbero sicuramente piaciute a James Alfred Wight (il simpatico veterinario di origini britanniche che con lo pseudonimo di James Herriot ha raccontato in molti libri di successo le innumerevoli vicende che hanno caratterizzato la sua professione di medico degli animali).

Lucky è stato adottato quando era ancora un cucciolo da un veterinario; nel giardino antistante lo studio medico il cane trascorre le sue giornate ad inseguire gli uccelli che passano a volo radente ed a giocare con un gatto che ha pressappoco la sua età. Basta osservarlo nella foto per farsi una idea di quanto affetto nutra per i piccoli felini; ma mai avremmo immaginato che sarebbe arrivato a donare il proprio sangue per salvare la vita di uno di loro.

Sì, avete capito bene: Lucky ha messo a disposizione una piccola dose della sua linfa vitale per dare una mano d’aiuto ad un ‘odiato’ micio in difficoltà. Quest’ultimo, un gatto comune europeo (o per meglio dire una gatta, considerato che si tratta di un bell’esemplare femmina di nome Melissa), necessitava urgentemente di una trasfusione, altrimenti sarebbe deceduta a causa di una grave emorragia interna. “In casi disperati – spiega il dottor Cefaloni -, è prassi comune trasfondere il sangue di un cane ad un gatto; sia per motivi pratici, sia perché è necessaria una quantità di liquido abbastanza consistente. Prima del salasso vengono eseguiti dei test per accertare la compatibilità tra il sangue dei due animali”.

Tornando al protagonista della nostra storia, ovviamente, per rimettersi in forze dopo la donazione (al pari di quanto accade per i donatori umani) ha trovato ad attenderlo nella propria ciotola una succulenta bistecca.

Alice, invece, come dicevamo sopra è uno yorkshire terrier di cinque anni, ed. è la beniamina della sua padrona Celestina Tanzilli.”Guai a chi me la tocca”, minaccia, sorridendo, l’arzilla settantaseienne E’ naturale che ogni persona che ha il privilegio di poter dividere la propria esistenza con un amico a quattro zampe abbia una predilezione per la propria bestiola; ma in questo caso la preferenza per Alice (Celestina e suo marito Giovanni hanno anche altri cani) ha una motivazione particolare, che è la stessa anziana donna a spiegare:

Stavo facendo i consueti lavori nell’orto dietro casa, ‘scortata’ come sempre dal mio cagnolino”. La signora, che soffre di diabete, ad un tratto perde i sensi e cade a terra svenuta. “Ero nella stalla – la parola passa al marito Giovanni -, e vedo Alice venirmi vicino e cominciare ad abbaiare insistentemente. In un primo momento non comprendo il comportamento della cagnolina, ma mi insospettisce il fatto che il cane si comporti in maniera insolita, in quanto non è solita abbaiare con tanta veemenza”.

Poi, quando l’animale imbocca di nuovo il viottolo che conduce all’orto, il consorte della signora Celestina intuisce quello che può essere accaduto e si precipita nell’area dietro casa riservata alla coltivazione di verdura ed ortaggi. “Mia moglie era accasciata al suolo ed Alice le girava intorno ora abbaiando ed ora leccandole il viso”. Di lì a poco la signora Celestina, debitamente soccorsa dal marito, riacquista i sensi e Giovanni le racconta di come la fedele bestiola sia corsa ad allertarlo della situazione di pericolo, salvandogli la vita.
©  RIPRODUZIONE RISERVATA

Marcello  Gelfusa - vedi tutti gli articoli di Marcello  Gelfusa



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Lucky è stato adottato quando era ancora un cucciolo da un veterinario; nel giardino antistante lo studio medico il cane trascorre le sue giornate ad inseguire gli uccelli che passano a volo radente ed a giocare con un gatto che ha pressappoco la sua età. Basta osservarlo nella foto per farsi una idea di quanto affetto nutra per i piccoli felini; ma mai avremmo immaginato che sarebbe arrivato a donare il proprio sangue per salvare la vita di uno di loro.

Sì, avete capito bene: Lucky ha messo a disposizione una piccola dose della sua linfa vitale per dare una mano d’aiuto ad un ‘odiato’ micio in difficoltà. Quest’ultimo, un gatto comune europeo (o per meglio dire una gatta, considerato che si tratta di un bell’esemplare femmina di nome Melissa), necessitava urgentemente di una trasfusione, altrimenti sarebbe deceduta a causa di una grave emorragia interna. “In casi disperati – spiega il dottor Cefaloni -, è prassi comune trasfondere il sangue di un cane ad un gatto; sia per motivi pratici, sia perché è necessaria una quantità di liquido abbastanza consistente. Prima del salasso vengono eseguiti dei test per accertare la compatibilità tra il sangue dei due animali”.

Tornando al protagonista della nostra storia, ovviamente, per rimettersi in forze dopo la donazione (al pari di quanto accade per i donatori umani) ha trovato ad attenderlo nella propria ciotola una succulenta bistecca.

Alice, invece, come dicevamo sopra è uno yorkshire terrier di cinque anni, ed. è la beniamina della sua padrona Celestina Tanzilli.”Guai a chi me la tocca”, minaccia, sorridendo, l’arzilla settantaseienne E’ naturale che ogni persona che ha il privilegio di poter dividere la propria esistenza con un amico a quattro zampe abbia una predilezione per la propria bestiola; ma in questo caso la preferenza per Alice (Celestina e suo marito Giovanni hanno anche altri cani) ha una motivazione particolare, che è la stessa anziana donna a spiegare:

Stavo facendo i consueti lavori nell’orto dietro casa, ‘scortata’ come sempre dal mio cagnolino”. La signora, che soffre di diabete, ad un tratto perde i sensi e cade a terra svenuta. “Ero nella stalla – la parola passa al marito Giovanni -, e vedo Alice venirmi vicino e cominciare ad abbaiare insistentemente. In un primo momento non comprendo il comportamento della cagnolina, ma mi insospettisce il fatto che il cane si comporti in maniera insolita, in quanto non è solita abbaiare con tanta veemenza”.

Poi, quando l’animale imbocca di nuovo il viottolo che conduce all’orto, il consorte della signora Celestina intuisce quello che può essere accaduto e si precipita nell’area dietro casa riservata alla coltivazione di verdura ed ortaggi. “Mia moglie era accasciata al suolo ed Alice le girava intorno ora abbaiando ed ora leccandole il viso”. Di lì a poco la signora Celestina, debitamente soccorsa dal marito, riacquista i sensi e Giovanni le racconta di come la fedele bestiola sia corsa ad allertarlo della situazione di pericolo, salvandogli la vita.
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